Venerdì Santo di Priverno
Sito a cura dalla Pro Loco di Priverno

I Canti
Uno degli aspetti più originali della Processione è costituito dall'insieme dei canti polivocali, che costituiscono un vero e proprio elemento catalizzatore intorno al quale si concentra l'attenzione dei partecipanti. La preparazione dell'esecuzione di questi canti inizia a partire dalla festa di S. Tommaso, il 7 marzo. Nelle rispettive parrocchie si riuniscono gruppi di persone che, guidate da un leader, agiscono su conoscenze acquisite direttamente, propongono un repertorio di due, tre o più canti diversi, che vengono eseguiti in prossimità della propria macchina. Questi canti hanno principalmente la funzione di commentare le diversi fasi della Passione. Tutti i testi cantati nel passato erano in italiano anche se durante gli anni alcune parole vennero deteriorate in modo da compromettere gravemente il senso del testo. Nel 1962 questo fu uno dei motivi maggiori che spinsero il vescovo ad intervenire in maniera significativa: la Processione venne sospesa per permettere la rivisitazione e la pubblicazione di un testo intitolato “Canti popolari religiosi”, che conteneva tutti i testi trascritti in italiano dall'organista D. Di Legge. Nel passato i gruppi vocali erano formati solo da voci maschili, organizzati in quattro parti vocali: bassi, tenori, voci soliste ed “alzetti” (ovvero falsetti, parte affidata alle voci bianche di ragazzi). Le voci femminili furono inserite negli anni ‘60, come rinforzo della linea melodica degli alzetti. La parte principale è quella delle voci soliste, a cui spetta l'esecuzione di una linea melodica solista, realizzata da un singolo cantore. La caratteristica principale di queste voci è la ricerca di una emissione di tipo ieratico, che dà ai canti un ricercato effetto di sacralità.
Per quanto riguarda invece le donne, era loro riservato uno spazio, a ridosso del Cataletto, che seguono vestite a lutto e portando una bandiera o un lucernario con funzione votiva. In questo contesto le donne hanno uno specifico repertorio di canti in forma responsoriale, con una voce solista più impegnativa e caratterizzata, a cui il seguito risponde con un ritornello corale più indifferenziato.
(Testo tratto dall’opera “La Processione del Venerdì Santo ed altri riti della Settimana Santa” di E. Angelini - E. Di Fazio - E. Angelini)
PH: Romolo Grenga
I testi dei Canti
Da Canti popolari religiosi, n°1. Non più in uso.
1- Gesù nell'Orto degli Ulivi
Gerusalemme ingrata,
che pria gridasti "osanna",
ora perché condanna
chiedi pel tuo Signor?
Gesù all'Orto giunto,
pregando il Padre molto,
bagnava il sacro volto
di sangue e di sudor.
L'Angelo beato apparve
Il calice portando
bevve l'amaro, orando,
il nostro Redentor.
Giuda il rinnegato,
col bacio traditore
impresso al Redentore,
tradì nostro Signore.
... Signor.
Da Canti popolari religiosi, n°2.
2 - Flagellazione di Cristo
Gesù alla colonna
chi fu che t'ha legato,
percosso e flagellato,
fin quasi da morir?
I perfidi giudei
t'han preso o mio Signore
e vinto dal dolore
ti vogliono schiacciar.
Anch'io coi falli miei
percossi il Volto Santo
allor che bestemmiando
t'offesi o buon Gesù.
Il tuo prezioso Sangue,
lavacro d'ogni errore,
ci rinnovelli il cuore
di Santa Carità.
Da La Perdissione di Piperno, n°5. Non più in uso.
3 - Flagellazione di Cristo
I duri lacci stringono
il Figlio di Maria
alla colonna ria
che strazio mio Gesù!
Il suo Prezioso Sangue,
di quel Padre e Figlio
immacolato giglio
volle per noi versar.
Dal manoscritto Ricci
4 - Caduta di Cristo
Chi porta in pugno il mondo
a terra è già caduto,
nessuno porge aiuto
al nostro Redentor.
Per il Cristo a noi conforto
l'uomo ingrato che cade ancor.
E per il Cristo è molto!
Abbi pietà del mondo.
Sotto i pesanti colpi
a terra è il mio Signor.
I duri lacci stringono
il Figlio di Maria
percosso e flagellato
il nostro Redentor.
Cara Madre, oh quanto sangue
che per noi sparge Gesù.
Il suo prezioso sangue
dal di quel Padre e Figlio,
immacolato giglio
volle per noi versar.
Dal manoscritto Ricci
5 - La Veronica
O Gesù qual vile spia
ti fece preda dei Giudei!
Deh, perdon la mano ria,
con dura fune, che ti legò.
Bel volto, come la tua bellezza,
la tua dolcezza, come svanì,
Sul Calvario segui la via
tra un reo esercito di peccatori.
Perdon pietà, o buon Gesù.
Da La Perdissione di Piperno, n °7
6 - La Veronica
Stendi tu, o man pietosa,
stendi il tuo candido velo.
Il volto del Re e del Cielo:
tergi il pallido i suoi sudor.
L'effige sua divina,
che esprime il vero amore,
dona il pianto del dolore.
Tergi il pallido i nostri cuor.
Dal manoscritto Ricci. Non più in uso
7 - Il Calvario
Su quel Calvario a piange,
a piange e sospirar.
Sul Calvario monte
Incoronato di spine pungenti
Nel suo velacri menti
In croce il Redentor.
Di mille spasimi,
di mille spasimi
soffriva il Redentor,
il Redentor.
Alzando gli occhi al cielo
Chiese per noi perdono,
allora il buon ladrone
il Paradiso gli donò.
"Al Santo Paradiso
Oggi sarai con me,
sarai con me".
E sotto a quella croce
Addolorata era Maria.
le disse: "O Donna mia,
el figlio Giovanni ti sarà".
E fu che a tutto il mondo
La Madre sua a noi ci dà,
a noi ci dà.
Dalla Raccolta di Franco Pongelli. Non più in uso.
8 - Il Calvario
Su quel Calvario Monte,
incoronato di spine pungenti,
in mezzo a due ladri
prende in croce il Redentor.
Di mille spasimi
soffriva il Redentor.
Alzando gli occhi al cielo
chiese per noi perdono,
allora al buon Ladrone
il Paradiso gli donò:
"Al santo Paradiso
oggi sarai con me".
Di sotto a quella croce
addolorata era Maria.
Le disse: "O donna mia,
Giovanni per figlio ti sarà".
E fu che a tutto il mondo
la Madre sua a noi ci dà.
Dalla Raccolta di Franco Pongelli. Non più in uso.
9 - Il Calvario
Sul Golgota i fratelli,
sul monte del dolore,
monte del Santo Amore,
Gesù a noi lasciò.
Egli morì in croce
per i giusti e per i rei.
Disse Gesù: "Tu sei solo a perdonar"
Allora il buon Ladrone
pentito del suo errore
disse a nostro Signore:
"Ricordati di me".
Rispose il Redentore
col suo benigno riso:
"Al santo Paradiso
oggi sarai con me".
Ai piedi della croce
d'esempio Maddalena,
vergine dolente e pia
Da La Perdissione di Piperno, n °19
10 - L'Addolorata
Madre vestita di nero
che tanto il tuo Figliolo
lo cinse e lo baciava
e se lo strinse e sè.
Non piangi o Madre,
il tuo Figliolo è morto;
lo vedrai risorto
al Cielo ritornar.
Madre di grazia piena,
sei piena di splendore,
Alla destra del Signore
lo vedrai posar.
Dal Manoscritto Ricci. Cantato alternativamente con altri testi.
11 - L'Addolorata
O Madre desolata
deh, volgi gli sguardi tuoi,
discenda su di noi,
Madre, la tua pietà.
Sento l'amaro pianto
della dolente Madre
che gira tra le squadre
in cerca del suo ben.
Sul freddo e duro legno
il suo Figliuolo è morto
e lo vedrai risorto,
Madre, il tuo Gesù.
Sento l'amaro pianto
della dolente Madre
che gira tra le squadre
in cerca del suo ben.
Foglio dattiloscritto. Cantato alternativamente con altri testi.
12 - L'Addolorata
Oh Madre desolata
volgi gli sguardi tuoi,
discenda su di noi
la tua pietà.
Sento l'amaro pianto
della dolente pia:
Madre che gente ria
condanna il tuo Signor!
Sul monte del Calvario
vedesti il tuo Figliolo;
affranta dal dolore
immobile stai tu.
Su quel Calvario a piangere
l'amabile tuo Figliolo,
rivolgi a noi il tuo ciglio
in segno del tuo amor.
Sul freddo e duro legno
il tuo Figliolo è morto,
lo rivedrai risorto
Madre il tuo Gesù.
Sento l'amaro pianto.
Foglio manoscritto. Non più in uso
13 - L'Addolorata
Non piangi oh Madre
se il tuo Figliolo è morto,
lo vedrai risorto
il Figlio della Vergine.
Su quel Calvario a piangere
a piangi a sospirar
a piangi a piangi
dal dolore. Sospirar.
Madre amorosa Vergine,
che sei di grazia bella,
tu dolce Madre pia
degno mi sento al cuor
degno mi sento
degno mi sento al cuor
Mi sento al cuor
Mi sento al cuor
Alal cuor.
Foglio dattiloscritto. Non più in uso.
14 - L'Addolorata
Oh Madre desolata
che piangi il tuo Figliolo affranta dal dolore
immobile stai tu.
Cara Madre è come ucciso
il tuo Gesù,
Madre d'amor, di noi peccator.
Quando nel giorno estremo,
prega per noi Cristo Gesù,
Madre d'amor, di noi peccator.
Su quel Calvarioa piangere
il tuo Figliolo,
perdona tutti noi,
Madre amorosa,
Immenso è il tuo dolore,
il tuo patire il tuo soffrir
Madre d'amor, di noi peccator,
Dolente, priva
d'ogni conforto,
Madre d'amor, di noi peccator,
Venir con te voglio
Su nel ciel.
Foglio dattiloscritto. Non più in uso.
15 - L'Addolorata
Madre, pel Figlio gemi
tolto dagli occhi tuoi,
nè più mirarlo puoi
intanto al suo martir.
Madre dolente,
dolente pia,
d'ogni conforto seei.
Dolente, pur vorrei
i passi tuoi seeguir.
Dolente i passi tuoi seeguir.
Non ti sdegnare compagno
del fiero suo dolore,
insegna a questo cuoore
dei tuoi soospiri il duol
Fa che ben giusto il pianto
scenda a bagnarci il volto.
Fa che quel pianto accolto
mi meriti il perdono
mi meriti il perdono.
Dal Manoscritto Ricci
16 - La Pietà
Tu che piangi, o Madre mia,
dell'indegno del dolore
la gran Madre del mio Signore
Su quel Calvario nell'ora t'incontrò
Dona il pianto e di quel pianto
E dal dolore
Che mi rapisce il cuor.
Dalle schiere che mai ritorna
della Madre che brama il regno
di quei spasimi, a cento a cento,
di quel dolore
il mio Signor morì.
Tu o dolce madre,
di quella Madre
di grazia e bella
tu dolce Stella
che mi rapisti,
stendi tu la man pietosa
m'allievi il core
il tuo martir.
Da La Perdissione di Piperno, n°22. Non più in uso.
17 - La Pietà
Marì, che gran dolore
vedere morto il Figlio!
'nocente andò fra gelo,
per noi in croce morì.
Maria vestita in nero
Cercare il Figlio andava,
lo stringe e lo baciava
e se lo stringe al sen.
Da La Perdissione di Piperno, n°23. Non più in uso.
18 - La Pietà
Non piangi o Madre
se il tuo Figliolo è morto,
lo rivedrai risorto.
Il Figlio della Vergine
su quel Calvario a piangi,
a piangi a sospirar.
Madre amorosa Vergine
che sei di grazia bella
tu dolce Madre Stella
e il mio mi sento al cuor.
Madre amorosa Vergine
che sei di grazia bella
tu dolce Madrepia
o Madre di pietà.
Dalle fiere chi mai ritorna
della morte mi brama il regno.
Di quei spasimi
a cento a cento
da quel dolore
il mio Signor morì.