SANTA LUCIA NUOVA

XVI SECOLO

Percorrendo la centenaria via consolare,  e lasciandoci alle spalle la piazza Giovanni XXIII (che ospita la cattedrale),  ad un certo punto sulla sinistra, prestando attenzione, si presenta la via da imboccare (Zaccaleoni) per raggiungere il sito enigmatico,  dove era posta la chiesa di S.Lucia di Piperno - esattamente nel caseggiato posto all’angolo della strada-. La chiesa ha un passato travagliato e nebuloso che ancora oggi crea divergenze tra gli storici locali. L’ opinione più acclarata appartiene al nostro storico “E. Angelini”, il quale asserisce che nel 1751 le condizioni fatiscenti in cui versava Santa Lucia, costrinsero il vescovo diocesano ad avviare il trasferimento nella vicina chiesa di Santa Croce. La chiesa di Santa Croce (l’odierna Santa Lucia) apparteneva alla Confraternita del santissimo Crocifisso, il quale la fece costruire durante la prima metà del XVI secolo sul probabile sito ove sorgeva un’antica cappella (appartenuta alla medesima confraternita). Un affresco raffigurante il trionfo della croce era dipinto sulla parete di fondo della chiesa, al di sopra dell’altare maggiore. Nel lato sinistro vi è ed esiste tuttora la cappella del Crocifisso, mentre poco distante dall’ingresso si trovava l’altare in cui officiava la Confraternita della Madonna della Purificazione o dei rustici. Con il trasferimento della parrocchia di Santa Lucia la chiesa perse il titolo originario per acquisire quello della santa martire. Fin dal 1630, alla parrocchia di Santa Lucia fu associata quella di Santa Nicola, la cui chiesa e locali annessi venivano concessi ai Dottrinari per il mantenimento del collegio destinato alla pubblica istruzione. 
Destinata a cambiare ancora, la Chiesa fu sottoposta ad ulteriori modifiche nel 1800, in seguito ad un infausto incidente che provocò il crollo del tetto. Pertanto, il vescovo della diocesi decise di trasferire nuovamente nella chiesa di Santa Nicola il titolo parrocchiale di Santa Lucia. A S.Nicola, nel 1864, i Conventuali fondarono la Confraternita di San Antonio di Padova che, nel 1909, fu trasferita nella chiesa di Santa Lucia dove ancora risiede.