SANTA MARIA DEL SUFFRAGIO O PURGATORIO
XVIII - XIX SECOLO
I lavori di costruzione della chiesa di Santa Maria del Suffragio (detta anche “Purgatorio”) ebbero inizio nel
1733-34, fino all’avvento del XIX secolo. Alcune opere, come gli Angeli musicanti e la pala del coro vennero commissionate durante la costruzione stessa della chiesa. Benedetta nel 1777, venne consacrata solo nel 1838 dal vescovo Guglielmo Sillani. Tuttavia, la Confraternita del Suffragio era attiva a Priverno già nel 1646 e risiedeva presso la Cattedrale, nell’attuale Cappella della Madonna d’Agosto, allora disponibile, concessale per venerare la statua di legno dorato ordinata a Napoli in occasione della sua fondazione. Nello stesso periodo venne restaurata la chiesa di Sant’Ambrogio fuori Porta Napoletana e concessa alla confraternita. Si sa molto poco delle vicende di tale chiesa, oggi scomparsa, durante il rettorato della confraternita. Risulta, però, che la Confraternita di San Vincenzo Ferreri, residente a Sant’Ambrogio, pagava a Purgatorio, dove risiedeva quella del Suffragio, un canone annuo in cera.
La ricca confraternita beneficiava, inoltre, delle entrate della chiesa del Pozzillo e nel 1791 fece istituire con
le proprie rendite una collegiata di nove canonici.




VIA CRUCIS
Giuseppe Camponeschi, 1797
I – Gesù condannato a morte
II – Gesù riceve la croce sopra le spalle
III – Gesù cade sotto la croce la prima volta
IV – Gesù incontra la sua SS.ma Madre
V – Gesù aiutato dal Cireneo a portare la croce
VI – Gesù asciugato dalla Veronica
VII – Gesù cade sotto la croce la seconda volta
VIII – Gesù consola le donne di Gerusalemme
IX – Gesù cade sotto la croce la terza volta
X – Gesù denudato e amareggiato con fiele
XI – Gesù inchiodato in croce
XII – Gesù innalzato e morto in croce
XIII – Gesù deposto dalla croce
XIV – Gesù posto nel santo sepolcro
Giuseppe Camponeschi è l’autore di queste quattordici tele. Commissionando la Via Crucis, la confraternita adempiva ad una promessa fatta nel 1791 al Capitolo collegiale. Era evidente il rapporto formale fra la Via Crucis della Cattedrale e la serie di Purgatorio, anche se separate da una differenza sostanziale. Nella prima opera e in quelle successive il pittore appare influenzato dalla maniera pittorica del XVII secolo, mentre nelle tele di Purgatorio, eseguite trentaquattro anni dopo, si spoglia di ogni elemento convenzionale e si preoccupa essenzialmente dell’intensità espressiva dei personaggi, fino a mettere da parte le abili capacità tecniche, restituendo un’aura di semplicità e rudezza.














AFFRESCHI E DIPINTI MURALI





LE TELE




STATUE E OPERE MARMOREE












Bibliografia
ANGELINI E., Studi Privernati, Priverno 1973
ANGELINI E., Priverno: Patrimonio artistico XII-XIX secolo, Priverno 1988.
ANGELINI E., Priverno nel Medioevo, II, Roma 1998.
ANGELINI E., Le Confraternite di Priverno, Latina 2007.